Trigoso e Sestri Levante nel Settecento
Il Settecento fu un secolo che rappresentò una svolta nelle arti, nella scienza, nella filosofia, nella politica, nella copiosa produzione di documenti scritti e in genere in tutto ciò che costituiva il mondo occidentale. A tale processo innovatore parteciparono, in misura variabile, gli Stati e le città di determinati territori; meno Genova, che continuò a essere governata da una oligarchia assolutistica, rimasta ai vertici del potere fino alla campagna d’Italia di Napoleone, quando l’antica repubblica fu trasformata in Repubblica ligure e ne fu sovvertito il precedente ordinamento. Con il patriziato imperante impegnato in una diuturna opera di salvaguardia dei propri privilegi, i domini periferici risentirono delle riforme in modo marginale, o non ne risentirono affatto. Avendo presenti questi aspetti, inscindibili da quel tempo, il libro intende perciò fornire una risposta organica e rigorosa, benché incompleta, sulla vita sociale e familiare che venne svolgendosi nel Settecento a Trigoso, piccola comunità unita alla Podesteria di Sestri Levante, nonché nella stessa Sestri Levante, sugli usi, sulle consuetudini in atto, talvolta in stridente contrasto con quanto si andava affermando in altri Stati, perfino sulle abitudini alimentari degli abitanti, che furono contadini, marinai, borghesi, nobili di seconda fascia e poveri. Il quadro ricavato è per lo meno sorprendente e si inserisce in una tradizione storiografica che ha avuto i suoi punti di maggiore presa in diverse pubblicazioni di storia comparata, con particolare riguardo al mondo degli umili, mai troppo raccontato.
|